Giorgio Guerra, compagno della CGIL dell’Emilia Romagna, è intervenuto sui post di centoannipci.it su FB ricordando la sua esperienza al tempo del terremoto dell’80 in Campania e il suo rapporto con Silvano Ridi, dirigente della CGIL, suo Segretario Regionale in Campania, Deputato del PCI, del quale tratteggia un piccolo ma intenso ritratto. Ci è parso giusto riproporlo anche qui. Grazie Giorgio.

E su Silvano Ridi avremo modo di tornare ancora, di sicuro.

QUEL TOSCANACCIO UNA SIGARETTA TIRA LA’LTRA.

La storia è che la Compagna Donatella Tortura allora componente della Segreteria Nazionale CGIL fu incaricata da Lama di seguire il drammatico terremoto dell’80, chiese aiuto a noi della Segreteria Regionale CGIL Emilia Romagna ( non si fidava, diciamola così, di altri appresso a lei) e alla fine diedi la mia disponibilità.
Dopo 4 mesi a Potenza arrivai a Napoli e iniziai il lavoro al fianco “di una sigaretta tira l’altra” un meraviglioso Compagno Silvano Ridi, toscanaccio, rude, ma con un animo infinito, intelligenza sopraffina.
Ricordo una mezza lacrima alla notizia del suicidio di Miraglia.
Tante sere rimanevamo in ufficio e lui mi raccontava di questa sua esperienza campana dei compagni del Sindacato, di quelli del Partito con cui a volte c’erano visioni molto differenti, della sua amicizia con Antonio Bassolino...ricordo che in giorno in un paese del cratere facemmo un comizio io e Antonio ( cinghia di trasmissione..il comunista bolognese non poteva cambiare) e i compagni misero il camion che serviva da palco all’ incrocio di una strada in cui stava salendo la processione….un momento di grande imbarazzo, rispettammo il corteo e poi facemmo il “nostro dovere “.

1971. Conferenza sul lavoro del PCI. Da Archivio Mario Riccio-Infinitimondi


Con i 17 miliardi raccolti dalla sottoscrizione della Federazione Unitaria dovevamo costruire i famosi Centri Sociali, momenti si socializzazione e di servizio pubblico in quelle aree, quale interesse potevano avere i Sindaci democristiani ad avere un contenitore che poteva suscitare richieste e movimento, e Silvano mi aiutava a comprendere e mi insegnava come approcciarmi a quelle rappresentanze Istituzionali
Se ben ricordo gli chiesi il permesso e se era opportuno che assieme al Compagno Di Iorio potessimo fare la Festa dell’Unità a Nusco.: ” …ma come ,con tutte quelle che fate voi a Bologna e in Emilia, non rompermi le scatole e usa la testa…caro compagno!!!” mi rispose il Toscanaccio.
Sarebbero tanti gli episodi per ricordare le qualità di Silvano e quanto io gli sia stato grato, ma voglio dire a te una cosa che in pochissimi sanno : dieci giorni prima di ritornare a Bologna, il 24 dicembre, Silvano mi chiamò nel suo ufficio e mi chiese senza tanti giri di parole se volevo assumere la responsabilità dell’organizzazione della CGIL Campana, non ricordo se c’era anche il Compagno Gianfranco Federico allora Segretario FIOM…ne parlai a Roma con Alfiero Grandi che era il Vice Segretario Emilia Romagna e nostro capocorrente e alla fine rifiutai.

Fine anni ’70. Napoli. Silvano Ridi di spalle, Luciano Lama, Eduardo Guarino di profilo a destra


Napoli, la Campania momenti fra i tanti vissuti da Comunista, come quando il Partito ci mandò in 10 compagni a far la campagna elettorale in Sicilia ai tempi del boia chi molla, o le due campagne elettorali in Germania….o altre occasioni che mi fanno essere orgoglioso delle parole Gianfranco da te riportate nel ricordo della nostra UNIVERSITÀ di vita…. casa per casa strada per strada.

Giorgio Guerra



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