Caro Gianfranco, cara Marcella, cari tutti i “ragazzi” del gruppo UNITA’…Grazie per il messaggio che mi consente di partecipare con sentita condivisione, sentimento di dolore e rimpianto che ci accomuna per la ” uscita dalla vita” ,come diceva Macaluso, di Rocco. Per scelta sono fuori dai circuiti dei rapporti telematici e ,dunque, non posso intervenire “in diretta” per esprimere un pensiero caldo e affettuoso per Rocco ; vi prego, se ritenete e se possibile, trovare voi il modo di associarmi pubblicamente al ricordo di una compagno che ,come tutti gli altri, ho conosciuto in modo diretto sia per la comune militanza e sia come giornalista e come uomo.

Mi lega infatti alla” nidiata” napoletana ,anche di generazioni diverse, un rapporto particolare, cementato nel tempo lungo di cinquant’anni, di autentica scuola di giornalismo di alto profilo, un filo tenace e rosso fatto non solo di conoscenza profonda per il ruolo che ho assolto nella CGIL ,nel PCI e nelle Istituzioni ma di stima reciproca e con tanti di voi, anche di affetto schietto che ha declinato frequentazioni di valenza amicale .

Un gruppo articolato tra L’UNITA’,PAESE SERA ,LA VOCE della CAMPANIA e altro.

Interviste, incontri, riunioni in tante sedi , e non è tutto.

Conoscevo quindi molto bene Rocco . Ero giovane tra giovanissimi e anche questa era la ” cifra” alta e distintiva delle redazioni nostre ; Rocco ,al tempo più smilzo che snello, dinoccolato e pacato sempre, si distingueva anche per la curiosità e puntualità con la quale costruiva il suo alto contributo redazionale ai diversi livelli di responsabilità . Lo ricordo da Salerno, a Napoli, dopo , come giornalista “compiuto”, compagno generoso, interprete acuto di un mondo in trasformazione anche per la carica delle nostre lotte. Mai un atteggiamento sbagliato ,sempre un proporsi per come sono fatti gli uomini e compagni che sanno di esprimere valori radicati e veri : pacato, finanche “modesto” ma con idee concrete e forti, come erano i compagni ,i dirigenti, i giornalisti del tempo :sostanza senza “effetti collaterali” .

Nel ricordo di Rocco dunque, ci sono anch’io. Lo vedo, lo sentivo e lo sento come un amico caro e poi come giornalista di valore .

Ma c’è un’altra ragione che mi ha sempre legato ai ” ragazzi” dei giornali nostri nei diversi tempi di cui non tutti sanno : la comune radice...



Quando ci incontravamo per interviste o altro con De Marco, Matteo Cosenza ,De Arcangelis ,d’Errico, Mirabella e tanti altri allora davvero giovanissimi, mi rivedevo e mi ritrovavo nei primi anni ‘ 5o ,alla redazione UNITA’ in Angiporto Galleria ,collaboratore di Enzo Striano per le cronache di sport. Avevo 17 anni..incredibile….in Emeroteca ci sono le collezioni ….ho una raccolta di miei articoli dell’epoca, un dischetto che vi farò avere……

Ero anch’io smilzo di brutto ,malvestito ,con una grande passione :scrivere…Striano mi accolse con poche domande : che libri hai letto e leggi?…ma quando ti diplomi?….Proviamo…Fu il mio primo Maestro al quale sono grato da sempre : prima cronaca una partita del “Cirio “;poi la Salernitana in B ,ciclismo ecc…e poi, ma il racconto è nell’allegato , la Serie A, il Napoli ,anche da “inviato” per un Roma-Napoli finito 0-0 : una festa. All’ottavo piano di Angiporto, sotto c’era il MATTINO, negli scantinati le rotative, mi ritrovai in una redazione diretta da Nino Sansone ,con Renzo Lapiccirella,Ermanno Rea ,Franco Prattico ,Francesca Spada, Fausto De Luca,Giulio Formato….Io e Andrea Geremicca “vestivamo alla marinara….”…Amministratore Passariello, compenso 15000 mensili….Ma, pur non avendo risorse , contava per me la tessera di “Corrispondente”….. Frequentavano Alicata, Alivovi, Chiaromonte, Paolo Ricci , Renato Caccioppoli…

Poi per me cambiò tutto ma è altro paragrafo….

Radici antiche e comuni quindi….che ho ricordato in una recente nota a sostegno di Enzo Striano e del suo capolavoro ” Il resto di niente ” e pubblicata in sintesi ,nell’ultimo numero di Robinson di Repubblica…

L’ho fatta lunga,ma non finisce qui…non è una minaccia ,è un impegno….Ecco perchè “siamo” insieme anche nell’affetto per il caro Rocco.

Grazie e un abbraccio

Nando Morra

***

STORIA  “minore”

DI  RADICI ANTICHE

Dalle date è tutto chiaro: ero giovanissimo.

Enzo Striano , responsabile delle pagine sportive , dell’UNITA’, edizione  Napoli,  mi accolse con simpatia.

Una  serrata  “ verifica” sugli obiettivi, passione per scrivere e per lo sport,studi e prospettive ,libri  letti e  scattò  l’ arruolamento : ero  un cronista dell’Unità . In tasca, tessera con foto .

Un  primo grande sogno si realizzava .

In quella redazione ,Angiporto Galleria  , 7 ,settimo piano , sopra   “ Il MATTINO “ , crogiuolo di  cultura e politica , ebbi la fortuna di conoscere  personalità straordinarie :  Nino Sansone ,Renzo Lapiccirella ,Francesca Spada , Ermanno Rea ,Fausto De Luca , Franco Prattico ,Paolo Ricci ,Luigi Compagnone , Luigi Incoronato , Renato Caccioppoli ,Maurizio Valenzi , Luigi Cosenza e tante altre , tra le quali  spesso  Giorgio  Napolitano  Gerardo Chiaromonte  , Abdon Alinovi , Pietro Valenza , Carlo Fermariello e , in qualche occasione, il mitico “Giorgione “ Amendola e Mario Alicata .

Andrea  Geremicca  , come me , vestiva  “ alla marinara “ .Ero intimidito e sfrontato al tempo stesso .

Uno  “ stage “ formativo  interdisciplinare  di grande valenza .

Mi  ritrovai , per vicende umane e politiche complesse che  allontanarono Enzo Striano  dall’Unità , a doverlo  sostituire  . Uno shock . Un “ giorno all’improvviso “, canta la curva….. Era domenica . Nel vecchio stadio della “ Liberazione “ al Vomero, si  era conclusa  Napoli – Milan e da Roma  telefoni e telescriventi  impazzavano per avere il “ pezzo  “ .

Striano scomparso, irreperibile.  Decisi in un attimo . Chiesi  aiuto a Gino Palumbo  , prestigiosa firma de ” Il Mattino ” e riuscii ad ” arrepezzare ”  un pezzo decente . Articolo senza firma ma promosso  sul campo .

Dopo l’eclissi, Striano ,  intellettuale di robusta e raffinata cultura ,  si affermò  come scrittore . “Il resto di niente  “ è il suo capolavoro .

Fu il mio primo grande Maestro; il secondo  ,Peppino Vignola . Mi hanno entrambi  “ segnato “  .

Li ricordo con gratitudine e affetto .

A diciotto anni “ uscivo “ in pagina nazionale sull’ Unità e ,qualche volta ,anche in prima pagina come in occasione di un Roma – Napoli all’ Olimpico finito  0- 0 .Allora, i “ derby “ erano vere feste pop ….

Non è sbiadita malinconia per “ come eravamo “; è che oggi ,purtroppo ,le partite sono pretesti  per guerre tra bande di violenti e delinquenti  impropriamente definiti  tifosi e “ ultras”…L ‘ultima volta , a Roma , travolti dall’orda , perdemmo   un treno e due bagagli.

E’ possibile ritrovare giornali e articoli alla Emeroteca Tucci  , a Napoli.

Erano “ pezzi “  ormai  sfumati nei ricordi quando  , del tutto inatteso,  ebbi un dono che considero eccezionale ,irrepetibile ,unico e di enorme  contenuto espressivo e valore umano: una raccolta parziale ma significativa di alcuni articoli pubblicati negli anni giovanili.

Conoscendo trascorsi e passione per il giornalismo , la Signora Anna  Cariello , preziosa collaboratrice alla Mostra d ‘ Oltremare, sua sponte , navigando sotto traccia e con totale discrezione , con un impegno determinato  , da “ capatosta “ e  da “ 007 “ al femminile ,aveva ricercato e recuperato dall’ archivio storico  informatico dell’Unità di Roma, alcune pagine con miei articoli, poi raccolti e stampati formato “  giornale “ . Ritrovarli e ritrovarsi oltre mezzo secolo indietro fu ed è , emozione autentica  e forte.

Un regalo così grande , oltre che  originale, è impensabile e la mia gratitudine è senza confini per chi ha avuto un pensiero  specifico non riconducibile ad alcun altro interesse ,lavorativo , personale , affettivo  .Amicizia e stima non sempre  sono catalogabili , per fortuna , nella  ordinari età  del prevedibile e  degli schemi  costituiti .Ed  è bello verificare che in questo mondo  è sempre possibile sorprendere e  essere sorpresi  dalla sensibilità e attenzione da parte  di persone con le quali condividi, spesso senza saperlo, idealità e valori . Questa raccolta è , dunque ,un “ ricordo” che dedico a pochi  a me particolarmente cari e vicini.

Di “ esagerato ” ci sono le foto..Ma il ” prodotto ”  è stato confezionato  ed a me dato così e così  passa di mano.

.Penso che più  che alla firma sugli articoli , le vere curiosità  si ritrovano nei nomi dei  campioni dell’epoca , del calcio ,del  tennis ,del ciclismo ,dell’atletica ,dell’auto ,della lotta ,del nuoto ,sport che ho seguito tutti.

Un  “ pezzo” è vivido nel ricordo : la cronaca della prima Capri-Napoli  di nuoto ,  con incorporate  mini-avventure in terra e in  mare…..

Per me ,manca il “ pezzo “ più bello . Una mezza pagina sul “ Giro della Campania “ del 1953 vinto da Fausto Coppi  , non riproducibile perché  L’Unità di Napoli non è stata  inserita nell’archivio digitale nazionale.

Ero  felice di scrivere  il film della cavalcata del Campionissimo nel blu del cielo e del mare tra Amalfi , Agerola , il Vesuvio….Coppi  era il mio idolo   e seguirlo in corsa , una favola tradotta in immagini scolpite nella testa .

Poi  cambiò tutto ; ma è storia altra e “ fuori pagina “…..

Non meravigli  l’età . Forse allora si aveva più fiducia nei giovani. Il Paese doveva “ crescere “ ed  i giovani , uomini e donne ,erano energia vitale, essenziale .

Oggi un esercito di giovani  è  prigioniero  della  precarietà e di un futuro   dagli orizzonti indefiniti  e l’ Italia declina  . Non bastano poche decine di “ mi piace” per  cambiare la realtà . E’ tempo di idee ,di progetti , di rinnovamento , di  carica ideale e politica e ,soprattutto , di  lotte  E’ tempo  di giovani .

Per  “Capafresca”, sguardo lungo e “animus pugnandi”, è ancora il mio tempo…

Nando Morra                                                                                                         

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1 commento

  1. Nando Morra non ce lo ha ricordato, ma la sua sigla per gli articoli sportivi su l’Unità era “Namor”.
    Bei tempi. Ennio Simeone

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