Ugo Leone da la Repubblica del 23 novembre 2020

***

Dal Sito Le parole e le cose , la recensione di tre recenti lavori sui 40 anni dal terremoto di Sandro Abruzzese che ringraziamo per la segnalazione.

fhttp://www.leparoleelecose.it/?p=39901&fbclid=IwAR1Wc-lIuI5G4N6r07oo01woHx1efpOK6-5NR2Lvohzn2NU9wZVwvpVphIM

***

Michele D’Ambrosio è stato militante e dirigente del PCI. Segretario della Federazione di Avellino. Deputato per più legislature. Dopo il terremoto e l’istituzione di una Commissione Parlamentare d’Inchiesta sugli scempi e gli sperperi della ricostruzione, Michele D’Ambrosio fu, per il PCI, suo componente autorevole e combattivo e anche da quel foro seppe continuare la sua battaglia di rinnovamento e di giustizia.

E’ il 28 maggio 1991, oltre 10 anni dopo il terremoto, l’Aula della Camera si riunisce per discutere della Relazione conclusiva della Commissione parlamentare di Inchiesta presieduta da Oscar Luigi Scalfaro con intelligenza e intransigenza. Riproduciamo qui l’intervento che Michele D’Ambrosio ebbe modo di tenere in quell’Aula: un intervento lucido politicamente e fermo sul piano morale così come era del resto Michele, lucido e fermo appunto.

***

Una foto di Pasquale Trammacco, che dice tanto: Sant’Andrea di Conza, Manifestazione per la ricostruzione, non molto dopo il terremoto. La stessa su cui troverete di seguito anche due foto di Michele Vanacore.

La foto di Pasquale potrebbe essere definita: gruppo di generazione in esterno.

Da sinistra in senso orario, , seduto Antonio Gagliotti con alle spalle Sandro Pulcrano. Alle spalle Pasquale Trammacco con l’immancabile sigaro. Poi Paolo Persico, Sirio Conte e Patrizia Ferrione

Sono sei ragazzi tra i tantissimi che in quegli anni scelsero la militanza politica con il PCI e la FGCI: Pulcrano all’epoca era il Segretario provinciale della FGCI di Napoli. Conte più avanti ne diventerà il Segretario regionale. Ferrione, Gagliotti e Trammacco hanno frequentato diverse Segreterie provinciali e regionali di quella organizzazione prima e del PCI poi. L’immagine, se volete, di una generazione che ha creduto, che si è trovata nelle strade a battersi per il lavoro, per la ricostruzione allora appunto, contro la camorra per le strade di Ottaviano, contro gli euromissili a Comiso e per la pace. E tantissimi dei quali continuano a credere.

Pasquale sulla sua pagina FB ha scritto ieri :

Quaranta anni fa, a 24 ore dalla tragedia, a bordo della mia gloriosa Renault 6, quattro improbabili personaggi ( io, Sandro Pulcrano, Paolo Persico Massimo Anselmo) imboccarano la via per Avellino. Prima a piazza Macello, alla baracca in lamiera che ospitava la Federazione del PCI allora diretta dal mitico Michele D’Ambrosio e, la sera, dopo aver manualmente rimosso un cavallo di Frisia fatto di tubi innocenti, percorrendo l’Ottantina inagibile, a Lioni, in un inferno che era contemporaneamente un manicomio, cominciò un periodo che mi avrebbe cambiato la vita. Tanti ricordi tra cui il disastro di Calabritto dove i viveri milanesi navigano in un lago di fango chiusi in sacchi giganti della spazzatura sotto la pioggia che flagellava il campo di calcio scelto inopinatamente dall’esercito quale base. A valle del paese con l’acqua che scorreva tra le macerie che ancora imprigionavano i cadaveri…

Le foto di Michele Vanacore con lo storico striscione della Federazione Giovanile Comunista Napoletana. Nella seconda è visibile anche dal palco Maurizio Valenzi Sindaco di Napoli all’epoca durante il suo intervento.

Print Friendly, PDF & Email

Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.