1.    Volantino “Non è la nostra festa”

Nel ‘77/78 faccio un anno di servizio militare obbligatorio. Dopo tre mesi di Car a Casale Monferrato, vengo inviato a Tricesimo (UD) in una caserma con oltre mille militari. In un Friuli ancora segnato dal terremoto del ’76, veniamo male addestrati (tra l’altro, con esercitazioni al confine con la Jugoslavia) e ancor peggio trattati. In vista del 24 maggio (anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia nel 1915), veniamo continuamente fatti marciare in preparazione di una sfilata militare. Un autoritario tenente colonnello tiene periodiche riunioni plenarie e in una di queste striglia i giovani di leva: “Dovete marciare come le SS”. Da qui l’idea di far sentire la nostra protesta. Con altri 3-4 ragazzi simpatizzanti del Pci o lettori del Manifesto con cui lego (io attivista del Pdup per il comunismo), distribuiamo, senza farci scoprire, poche centinaia di volantini fatti ciclostilare nella sede Pdup di Udine. Vengono subito sequestrati, ma l’iniziativa ha comunque larga eco: il tenente colonnello ne parla (iroso) nella consueta riunione plenaria. Dopo pochi giorni, per altre spontanee vie, prende corpo un riuscito “sciopero del rancio” (girava voce che il pessimo cibo era conseguenza della cresta sulle forniture), seguito da trasferimenti punitivi.

2.    Giornalino di fabbrica “Break/Arimo”

Nell’’87 sono da una dozzina d’anni un tecnico in un’azienda metalmeccanica milanese, nonché delegato sindacale Fim-Cisl. Spesso i Consigli di fabbrica (che stavano per essere sostituiti dalle RSU) producevano un giornalino di notizie aziendali da affiggere nella bacheca dei lavoratori. Per tre anni sono redattore di uno di questi (BREAK), un volantino il cui retro è una pagina satirica (ARIMO), in analogia a Tango, inserto satirico dell’Unità (e memore della rivista satirica Il Male, 1978-1982).

3.    Giornalino “ViVi Vittuone”

In vista delle elezioni comunali del 1989, assieme ai compagni del Pci, produciamo e distribuiamo gratuitamente a tutte le famiglie un giornalino di 12 pagine, Vivi Vittuone. Quattro anni prima ero stato eletto consigliere comunale, come indipendente nelle liste del Pci (partito in cui era confluito il Pdup per il comunismo nell’’84). Il Pci rivince le elezioni. L’articolo di fondo e la vignetta sottostante sono mie; l’apertura è del sindaco comunista uscente, Giuseppe Baglio, ininterrottamente in carica dal 1975 al 1998 nel comune di Vittuone con un’amministrazione “rossa” esemplare, definita “la Stalingrado del magentino”.

E poi, una carrellata di immagini invece legate all’impegno di oggi di Giuseppe.

2011, 27 maggio, Milano – manifestazione Pisapia sindaco
2018, 25 aprile, Milano – manifestazione anniversario Liberazione
2019, 23 maggio, Milano – Castellina e Fratoianni, manifestazione coalizione Sinistra elezioni UE
2018, 28 agosto, Milano – manifestazione contro Orbàn-Salvini
2019, 1 dicembre, Milano – manifestazione sardine contro Lega Salvini
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